Lettera aperta al Presidente dell’ENCI

ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NAZIONALE EDUCATORI CINOFILI

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELL’ENCI

Egregio Presidente,
visto il comunicato dell’Ente da lei presieduto relativo alla audizione presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati:
“Quanto alla possibilità di usare il collare elettrico, l’ENCI ha richiesto l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto, al fine di consentire l’assunzione di decisioni che poggino su reali dati scientifici e ha lanciato l’idea di effettuare appositi corsi per il giusto utilizzo dello strumento.”

Considerata la precisazione fornita in merito, e in particolare:
“Vale la pena ricordare che ogni qualvolta l’ENCI è venuto a conoscenza di comportamenti di propri associati riferiti a maltrattamenti di animali, anche attraverso l’uso del collare elettrico, è intervenuto attivando gli organi preposti ai controlli, l’Autorità giudiziaria e gli organi disciplinari previsti dallo Statuto. Il benessere del cane è infatti la condizione che sta alla base di ogni attività legata alle verifiche zootecniche autorizzate dall’ENCI.I regolamenti nazionali dell’ENCI, nel rispetto delle leggi vigenti, sottolineano l’assoluto divieto di utilizzare strumenti coercitivi sui cani in rispetto anche ai principi emanati della Federazione Cinologica Internazionale.”

Mi permetto di esprimerle il mio stupore poiché le due affermazioni appaiono decisamente contraddittorie. Si sottolinea infatti “l’assoluto divieto di utilizzare strumenti coercitivi sui cani” e, contemporaneamente si “lancia l’idea di effettuare corsi per il giusto utilizzo dello strumento (collare elettrico)”. Al fine di fare la chiarezza che credo indispensabile per evitare che tutto e il contrario di tutto sembrino la stessa cosa, le chiedo ufficialmente di sottoscrivere, a nome dell’Ente da lei rappresentato, la nostra proposta rivolta a vietare la produzione, la vendita e l’utilizzo del collare elettrico.
Ritengo che questa sia la strada maestra per evitare equivoci e ogni possibile strumentalizzazione.
Cordiali saluti
Il Presidente
Dott. Maurizio Dionigi

Si invitano caldamente le Associazioni Cinofile e Animaliste a sottoscrivere la lettera inviandola al Presidente ENCI Sig.Francesco Balducci e la petizione che segue inviandola all’On. Sottosegretario Francesca Martini

Al Sottosegretario di Stato al Lavoro, Salute e Politiche Sociali   On. Francesca Martini
Via Veneto, 56
00187 ROMA RM

Le Associazioni cinofile firmatarie della presente petizione, viste le recenti polemiche circa La possibilità di prendere in considerazione il “giusto utilizzo” del collare elettrico ai fini dell’addestramento dei cani, chiedono alla S.V. che venga predisposto da codesto Ministero un  disegno di legge volto a vietare la produzione, la vendita e l’utilizzo del collare elettrico, considerando tali attività violazione dell’art. 544-ter. – (Maltrattamento di animali).

Art. 544-ter. – (Maltrattamento di animali). – Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.
La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale.