Lettera al Sottosegretario Martini

al Sottosegretario di Stato al Lavoro, Salute e Politiche sociali
On. Francesca Martini

Egregio Onorevole,
in qualità di Presidente dell’Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili, unica associazione professionale del settore aderente al Co.L.A.P. e censita dal C.N.E.L., condivido pienamente lo spirito che sorregge la nuova ordinanza relativa alle problematiche connesse alla gestione dei cani. Concordo con Lei quando afferma che la pericolosità di un cane va ricercata nell’individuo e non nella razza, tuttavia una scelta consapevole al momento dell’adozione nel rispetto delle caratteristiche psicofisiche che contraddistin-guono le tante razze esistenti contribuirebbe alla riduzione di tanti spiacevoli fatti di cronaca.

L’A.P.N.E.C. ha sempre sostenuto la necessità di relazionarsi positivamente con il proprio pet attraverso piacevoli metodi fondati sulla comprensione delle regole e sul presupposto che le modalità di questa relazione non si improvvisano. I percorsi formativi per i proprietari menzionati nell’ordinanza sono il nostro lavoro quotidiano, incentrati sul rapporto tra l’uomo e il cane e sulla gestione del proprio animale nel pieno rispetto della sua alterità, vera novità in confronto al più noto addestramento per l’acquisizione di abilità performative.

Si tratta di un intervento che dovrebbe coinvolgere, a vari livelli, tutte le forze in causa: le Amministrazioni locali per la creazione di aree verdi che consentano al cane occasioni di svago e di socializzazione; i Medici Veterinari professionisti con competenze chiare, riconosciute e indiscutibili; gli Educatori Cinofili per l’aiuto ai proprietari nella scelta del cane e nell’impostazione della relazione; i Rieducatori professionisti preparati per affrontare le problematiche poste da cani la cui gestione è divenuta incerta; le Associazioni Animaliste per tutela del benessere animale.

Ciò che vorrei porre alla Sua attenzione è il grande impegno del mondo dell’Educazione Cinofila. Oggi gli educatori e i rieducatori sono una grande risorsa che si impegna quotidianamente con esperienza e professionalità al fianco del proprietario con l’intento di ottimizzare la comunicazione e sfatare quei luoghi comuni che fanno del cane una sterile macchina da programmare. Poiché penso che sia un preciso dovere civico mettere in gioco le proprie competenze verso la realizzazione di un progetto comune, ritengo che i professionisti dell’A.P.N.E.C. presenti in tutte le Regioni d’Italia, dotati di seria e costantemente aggiornata preparazione, il cui operato è condizionato dal rispetto del nostro codice deontologico, possano raccogliere lo spirito dell’Ordinanza e offrire un punto di riferimento qualificato per l’attuazione del progetto. Inoltre sarebbe per noi importante offrire la nostra competenza ed esperienza per fornire indicazioni e suggerimenti affinché il progetto sia veramente completo.

A tali fini chiedo, a nome della nostra Associazione che conta oltre quattrocento iscritti, un incontro con Lei o con un suo incaricato.

In attesa di un Suo cortese riscontro, Le invio i miei più distinti saluti.

Cesena, 06/03/2009

Dott. Maurizio Dionigi
(Presidente Nazionale A.P.N.E.C.)