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Si è svolto a Quartu Sant’elena (Cagliari) il secondo Convegno Nazionale sul maltrattamento genetico dei cani

Convegno Nazionale APNEC a Quartu Sant’Elena

La presidente Borgo: «Soddisfatti. Continueremo a parlarne per sensibilizzare più persone possibili»

Domenica 30 giugno si è svolto il convegno nazionale gratuito organizzato da Apnec Nazionale, in collaborazione con il Presidente Apnec della Sardegna, Milko Congia, sul maltrattamento genetico. Dopo il successo di Roma è stata la volta di Quartu Sant’Elena (Cagliari), al Centro Servizi Fiumini: un’altra intera giornata aperta a tutti, associati e pubblico, per parlare e riflettere su questo tema cogliendo nuove sfumature e cercando di attirare l’attenzione degli organi di competenza per limitare questo fenomeno dilagante che è ormai emergenza. Sono intervenute la relatrice Silvia Massa e l’educatrice cinofila Alessandra Masu.

«Siamo soddisfatti dei risultati che stiamo ottenendo. Dopo il convegno di Roma che ha riscosso un ottimo interesse di pubblico, media e professionisti del settore, anche in Sardegna la giornata è stata molto seguita. Abbiamo voluto insistere, e lo faremo anche in futuro, nella divulgazione di informazioni su un tema così delicato e, purtroppo, attuale come il maltrattamento genetico. Sempre più spesso ci troviamo di fronte a razze manipolate geneticamente ai fini estetici senza pensare alla condanna e alla sofferenza inflitta al cane per la sua intera vita – ha detto la Presidente di Apnec, Daniela Borgo -. Da quando poi certe razze vengono esibite da personaggi con seguiti importanti di pubblico e sui social è diventata una vera tendenza. La domanda che continuiamo a farci è: veramente la sofferenza di un essere senziente è di importanza infinitesimale rispetto all’egoismo umano? Si può continuare a mettere sullo stesso piano moda e maltrattamento? Nella speranza che la scelta di molti sia dettata dalla non consapevolezza continuiamo a parlarne con esperti e istituzioni perché le informazioni sul benessere animale arrivino a più persone possibili».