Intervento su “Il Giornale”
Il Presidente dell’ENCI, Francesco Balducci, interpellato dal Giornale (venerdì 22 aprile) in relazione alla nostra petizione ha dichiarato ” La sottoporrò al nostro consiglio. Ma le nostre parole sono state strumentalizzate. In merito alla richiesta di un confronto concernente i collari elettrici, precisiamo che la richiesta scaturisce solo dalla necessità di tutelare il cane. Facciamo fronte comune e dimostriamo che questo collare provvoca danni -conclude Balducci – . Nessun giudice, dati scientifici alla mano, potrà permettere ancora la produzione e la vendita dei collari. Anche perchè se c’è qualcuno che li produce, c’è qualcuno che li acquista”.
Per quanto ci riguarda vogliamo nuovamente sottolineare che il problema è prioritariamente etico: il rispetto che si deve all’alterità animale è ragione più che sufficiente per rifutare il collare elettrico; comunque riteniamo che uno studio abbastanza recente, condotto dall’Università di Sassari, abbia fornito diverse basi scientifiche a dimostrazione della pericolosità di tale strumento. Gli autori sono Raffaella Cocco e Stefano Visco, docenti e ricercatori della facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari . Suggeriamo a chi necessita di motivazioni aggiuntive di leggerlo, evitare “commissioni” francamente inutili, e procedere con la petizione per il divieto di produzione e vendita perchè, come dice Balducci, “se qualcuno lo produce…..c’è chi lo acquista”. E comunque, senza alcuna stumentalizzazione, continuiamo a rietenere inspiegabile “un corso per il corretto utilizzo dello strumento” come proposto dal’ENCI.
Il presidente
Maurizio Dionigi