Lettera a Rai 2
Gent.mi,
è con profondo rammarico che apprendiamo che è stata programmata e messa in onda un’ edizione televisiva dal titolo: “I nostri amici animali “, nella quale argomentazioni concernenti l’interazione e la corretta relazione che si instaura tra il cane ed il proprio proprietario sono state demandate all’addestratore Cesar Millan.
Non è certo un segreto, per coloro che hanno seguito alcune sue performance televisive anche del recente passato, che tale personaggio utilizzi metodi e strumenti (collare con le punte, collare ad impulsi elettrostatici) che sono in palese contrasto con il benessere e l’etologia animale.
Metodologie non supportate da alcun fondamento scientifico e comunque ampiamente criticate dai vari esperti del settore e dalle maggiori associazioni medico-veterinarie di categoria.
Si ritiene doveroso da parte della nostra Associazione, dover prendere una precisa e determinata posizione contro la “filosofia” ed i metodi del suddetto addestratore, che riteniamo diffonda il suo discutibile metodo di rieducazione comportamentale ingenerando confusione ed una percezione non adeguata di quello che in realtà è l’approccio rieducativo corretto.
Al di là del più volte manifestato utilizzo di metodi coercitivi e lesivi dell’integrità psico fisica del cane, tali interventi risultano assolutamente inaccettabili e superati dalla cinofilia attuale, interventi che trovano le fondamenta sulla superata teoria del capobranco e sulle pratiche coercitive ad esso connesse che non considerano il cane quale animale sensiente e degno di rispetto.
Alla luce di quanto sopra si ritiene quindi doveroso esprimere forti perplessità sul fatto che sia stata offerta una vetrina mediatica in Italia a tale metodologia obsoleta, che punta sull’effetto e sulla spettacolarizzazione e svilisce e banalizza l’approccio rispettoso ed etologicamente corretto elaborato in questi ultimi decenni dalla cinofilia moderna.
Distinti saluti. Roma li 18.09.2015
Dr. Alessandro Bindi