Risoluzione di problema comportamentale tramite mezzo telefonico
A tutti i Soci A.P.N.E.C.
Cari colleghi,
la Direzione Nazionale in data 06 dicembre 2017 avendo recepito quanto indicato in sede di Comitato Scientifico in data 10 ottobre u.s., ritiene di intervenire con propria nota in merito all’utilizzo di canali comunicativi a “distanza” in ordine al loro utilizzo in materie connesse alla nostra professione con particolare riferimento a consulenze prodotte attraverso tali canali relativamente alle problematiche comportamentali che possono interessare i cane.
In campo cinofilo, la risoluzione di un problema comportamentale tramite collegamento telefonico, mezzo Skype o equivalente, appare del tutto inappropriata in quanto si pone come fattore acquisito la capacità del proprietario del cane di obiettivare il comportamento dell’animale stesso; cosa questa improbabile in condizioni non problematiche e che risulta ancor più improbabile in situazioni che implicano problematiche comportamentali.
Si ritiene necessario poter contare su di un’interazione diretta dell’operatore con l’animale, interazione che tra le altre non può prescindere dall’attenta analisi comportamentale dello stesso, del suo contesto di vita abituale, e dell’esame della relazione che si presenta esistere tra il cane ed il proprietario.
Per quanto sopra esplicitato interventi prodotti con i metodi sopra indicati in ambito rieducativo sono da considerarsi inapplicabili e meritevoli di censura da parte della nostra Associazione.
Cordiali saluti.
Roma, li 15.12. 2017
La Direzione Nazionale